Storia Della Musica Italiana Per Stranieri B2-C2

Storia Della Musica Italiana Per Stranieri B2-C2

Format: PDF or Epub or Mobi or Djvu etc. Si dice sempre che la musica è un linguaggio universale, ma quando si passa dal “linguaggio” alla “lingua” si aggiunge subito che la musica “parla italiano”, che la nostra lingua è quella “più musicale”, e ci sono altre espressioni che uniscono l’italiano alla musica. Questo volume ne mostra le ragioni. La musica è un’arte “italiana” perché quando l’impero romano finisce l’unica istituzione che continua a rimanere stabile è la Chiesa ed è qui che rinascono due grandi tradizioni della classicità: il teatro e la musica. Intorno all’anno Mille quattro repubbliche italiane (Genova, Pisa e Amalfi sul Tirreno e Venezia sull’Adriatico) riprendono ad attraversare il Mediteranno, si rimettono in movimento i commerci, gli scambi di persone, merci, lingue, ricchezze e la nuova ricchezza crea gruppi sociali – borghesi, banchieri, aristocratici, vescovi, abati – che vogliono godere della loro ricchezza, vogliono divertirsi. Quindi la musica esce la mondo di Dio ed entra in quello degli uomini di potere e ricchezza – e potere e ricchezza sono molto più concentrati in Italia che nelle altre regioni europee. In questo senso la musica è “italiana”, perché qui vengono definiti i canoni, gli stili, le mode musicali almeno per i primi secoli del secondo millennio: i nomi degli strumenti, dei generi musicali, della tecnica della musica nascono in Italia e quindi in italiano. Ma la musica parla italiano anche perché la maggior parte del patrimonio melodrammatico è in italiano. Questo volume percorre la storia della musica italiana, ma potremmo dire, che in molti suoi capitoli è storia della “musica”, senza aggettivi: un grande percorso nella storia della cultura che ha creato l’Europa che conosciamo.


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